martedì 25 settembre 2012

I piccioni di Venezia


L’anima mia
è più piccola 

e più timida
della loro.


Camminano silenziosi
in Calle dei Boteri,
in Strada Nova,
tra armoniche
e turisti storditi,
tra i miei passi,
esitanti, incerti,
passi da straniera ...
 

Sono più degni,
e più nobili
dei Lord inglesi.


Nulla li preoccupa,
nulla li stupisce,
e solo
per piccionesco rispetto,
affrettano il passo
se ti avvicini.

Irreale il passo
che dilata lo sguardo,
la retina dentro
è tutta udito...

... Li segui a lungo
portarsi in giro
il frac lucidato e grigio,
la sciarpa perfetta,
madreperlacea...
Da sempre qui,
da sempre
terrestri...

... ! Come se dimenticassero
di avere ali,
il volo nascosto dentro
come ... noi...


 - Eugenia Bulat -







Nessun commento:

Posta un commento