sabato 2 febbraio 2013

Non sarà mai tempesta


Non sono onde. Ne avrebbero forse 
l'intenzione; increspature leggere,
rughe dell'acqua, e basta.

Non sarà mai tempesta,
questo lago, scarso coraggio
di farsi mare: se accoglie un fiume,
lo placa, lo annulla in una quiete
casta. E così niente corse nè fughe
di pesci, ma vaghi girotondi,
guizzi di piume d'anatra in festa.

Bisogna avere paura di chi non sa osare:
laghi colline periferie.
Acque chete e profonde celano
malefici, stregonerie.

- Alda Airaghi -







Aria Cupa

L'aria é cupa e l'inverno è ancora lungo, non soltanto dal punto di vista metereologico.
Tra le cose più cupe che stanno accadendo in questi ultimi anni c'è il cosiddetto "femminicidio".
I giornali sono pieni di vicende di mogli, fidanzate e madri uccise dai propri mariti, figli, fidanzati, amanti o semplicemente amici.
I numeri sono impressionanti, ma mi chiedo se questi casi siano davvero aumentati o invece siano più noti perchè immediatamente sbattuti sui giornali ed in televisione.
Sicuramante una volta non si sapeva quasi niente di quello che accadeva nelle case e dei casi di violenza o di omicidio se ne parlava molto, molto meno.
C'è però , come diceva il grande Gaber "un'aria, ma un'aria..." che non mi piace affatto.
Cosa sta succedendo nel mondo?
In occidente sempre più donne vengono maltrattate,violentate o uccise.
In India lo stupro è all'ordine del giorno, in Pakistan una bambina viene quasi uccisa, perchè, pensate, "pretendeva" di poter andare a scuola.



 



Perchè questa rabbia contro le donne?
Perchè questa involuzione, questo arretramento verso un passato che dovrebbe essere dimenticato?
Io non ho storie eclatanti da raccontare, ma sento le mie studentesse, le osservo, ci parlo.
Sono brillanti, sono belle, hanno tanti sogni eppure alcune di loro hanno dei rapporti con i loro ragazzi che sembrano già delle trappole.
Alcune di loro non vengono alle pizzate di classe o alle gite perchè i loro ragazzi non sono d'accordo (???).
Altre vengono infastidite continuamente se osano lasciarli.
Molte sono apparentemente disinvolte e provocanti e poi dentro sono fragilissime, insicure, spaventate dal futuro.





(...) donna in catene
donna in catene
è’ un mondo che sta impazzendo
a tenere la donna in catene (...)


(...) sento che nel tuo cuore
ci sono ferite che il tempo non potrà guarire (...)
 

(...) uomini di Pietra
uomini di pietra
beh, credo che stare ad aspettare
sia davvero un magro affare
e mi sento davvero schiacciare
senza speranza dai tuoi occhi d’acciaio
è un mondo che sta impazzendo

a tenere la donna in catene (...)


 ( da " Woman in Chains" dei Tears for Fears )





Quand'ero una ragazzina la verginità prima del matrimonio era ancora un valore irrinunciabile e le ragazze madri venivano relegate ai margini della vita sociale.
Poi piano piano qualcosa cominciò a rompersi, soprattutto grazie ad alcune donne coraggiose e all'avvento del femminismo.
A metà degli anni sessanta una giovane e coraggiosa donna di nome Franca Viola rifutò il "matrimonio riparatore" e diventò un simbolo dell'emancipazione della donna.


 
Franca Viola

Piano piano, durante gli anni settanta e ottanta, l'Italia sembra uscire dal Medioevo e le leggi sul divorzio, il diritto di famiglia, la violenza sulle donne, l'aborto, vengono approvate .
Le donne lentamente entrano sempre più numerose nelle università, nei posti di lavoro e acquisiscono importanza e diritti quasi uguali agli uomini.
Noi, ragazze di allora, ci sentivamo parte di un cambiamento enorme e portavamo nelle assemblea, in piazza, a scuola, nei posto di lavoro, tutte le nostre idee e proposte di cambiamento.
Dalla richiesta di asili nido alla contraccezione, dall'autocoscienza al diritto allo studio, le piazze d'Italia si riempivano di donne che affermavano con fierezza il loro diritto ad essere persone e  cittadine con gli stessi diritti degli uomini.






Ed oggi che sta succedendo?
Perchè tutta questa rabbia contro le donne?
E' la crisi? E' la perdita di ruolo dei maschi?
E' un nuovo Medioevo?
Nei paesi musulmani le donne si devono coprire e sono quasi sempre escluse dalla vita politica e sociale, ma anche nel ( una volta ) ricco occidente la situazione non è per niente rosea.
E allora l'unica arma che abbiamo è quella di sempre: affermare la nostra dignità, far valere le nostre capacità e la nostra intelligenza, essere sempre guardinghe e rifiutare ogni tipo di contatto con quegli uomini che ci vogliono sottomesse e soprattutto essere sempre coraggiose, come la splendida ragazzina pakistana del video, Malala Yousafzai, candidata al Nobel per la pace.