sabato 5 maggio 2012

La Città incorporea



Così lo rivide, l' indescrivibile approdo , quell'abbagliante composizione di edifici fantastici,che la Repubblica Serenissima offriva agli sguardi ammirati dei naviganti che si approssimavano: l'aerea meraviglia del Palazzo Ducale e il Ponte dei Sospiri , le due colonne col leone e il santo, il fianco sfarzoso e splendente del tempio favoloso, lo scorcio dell'arco e dell'orologio coi Mori e contemplando si disse che giungere a Venezia col treno , dalla stazione, era come entrare in un palazzo dalla porta di servizio, e che solo per nave, come aveva fatto lui quella volta , bisognava giungere nella più inverosimile delle città...

- Thoma Mann - ( Da "Morte a Venezia")










Nessun commento:

Posta un commento