Ancora un mio pezzettino di poesia-pazzia-sogno-fantasia-viaggio.
Credo di averla scritta dopo una notte di sogni agitatissimi.
Anche stavolta ( se ne avete voglia ) lascio a voi l'interpretazione.
L'accoppiamento con gli Hooverphonic mi sembra perfetto.
La sirena della poesia sembra nuotare anche attraverso le note di questo bellissimo brano.
LA SIRENA
Mi guardavi
e parlavi
con occhi aperti
e sinceri
mentre
lo zucchero
delle tue labbra
era fisso
nei miei occhi
pieni di desiderio
All’improvviso
staccasti lo sguardo
e lo posasti su di lei
…creatura degli abissi
umida sirena
che saliva a fatica
arrancando
con le sue squame argeentee
per gli scalini del mare
…quasi sciabordando
come un’onda...
…a stento
trascinava
le sue incredibili
chiome turchine
inghirlandate
dalle alghe
e abitate
da tutte
le creature del mare
…eri già perso
in quello sguardo irreale
…e come l’onda
che si ritira
nella marea…
non ti avrei mai più rivisto…
- Luciana Figini - (29/1/1997)
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