venerdì 19 ottobre 2012

Per le Strade di Chicago



Vivian Maier


La francese Vivianne Maier arriva negli Stati Uniti negli anni 30'.
Impiegata dapprima come commessa, trova poi un posto come bambinaia, lavoro che farà per tutta la vita.
Nel tempo libero esce con una Rolleiflex al collo e fotografa tutto quello che vede per le strade di Chicago e di altri luoghi.
Scatta ininterrottamente fino agli anni 90', per poi conservare migliaia di negativi mai stampati tutti per sè, senza mostrarli mai a nessuno.
In tutto scatta circa 100.000 fotografie: si tratta principalmente di ritratti di persone ( molti bambini ) e di scorci di città.





Nel 2007, a causa di alcuni pagamenti insoluti, parte della produzione di Vivian viene ceduta, insieme ad altri mobili d'epoca, chiusa in un armadietto di archiviazione.
I mobili vengono messi all'asta e 40 mila negativi, dei quali circa 15 mila ancora all'interno di rullini non sviluppati, vengono acquistati per poche centinaia di dollari.






John Malof, il fortunato compratore, è fotografo per passione e agente immobiliare per professione.
Acquista i negativi perchè è in cerca di materiale per un libro sui quartieri di Chicago.
Non sa di avere acquistato un tesoro.





In seguito, dopo essersi reso conto del valore artistico delle fotografie, decide di far conoscere al mondo l'opera di Vivian e pubblica parte delle immagini acquisite su di un blog.
Sboccia così, a metà strada tra la leggenda e la virtualità, il mito di Vivian Maier, la fotografa del mistero, della quale si conoscono rare notizie biografiche e il cui viso si intravede solo in alcuni autoscatti.







Vivian è morta in disgrazia nel 2009 , sconosciuta come era vissuta e senza alcuna percezione del proprio genio, della sua straordinaria capacità di leggere dentro l'anima della gente e dei luoghi.
Ora il blog dedicato a lei è diventato un libro ed una mostra è stata organizzata a Chicago.
Venti anni di storia americana , fotografata in bianco e nero per le strade di Chicago tornano alla luce grazie ad un collezionista fortunato









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