mercoledì 11 gennaio 2012

Un Viaggio chiamato Amore



Ognuno ha fatto, almeno una volta nella vita, il proprio personale viaggio su quel pianeta che noi chiamiamo amore.
Tutti noi conosciamo le parole desiderio, passione , innamoramento, dedizione.
Molti di noi conoscono anche le “ altre “  parole che definiscono l’amore : abbandono, amore non corrisposto, disperazione .

Il piccolo viaggio che oggi propongo è attraverso le parole di alcune poetesse e di due cantanti .
La musica e la poesia sono le alleate ideali nell’amore; consolano, descrivono, fanno immaginare, fanno ricordare .
Attraverso le parole dei poeti e dei musicisti l’amore si trasforma, si sublima, si innalza al di sopra di tutto.
Gli artisti percepiscono le qualità magiche dell’amore, ma comprendono anche profondamente la disperazione infinita dell’amore senza speranza.

La prima canzone è “Vorrei incontrarti” di Alan Sorrenti, quell’Alan Sorrenti dei primi anni settanta che ancora non si era fatto ammaliare dai vari “Figli delle Stelle” o dalle tristi e trite litanie tipo “Dammi il tuo cuore , non chiedermi niente….” che avrebbe cantato negli anni seguenti ( che peccato ! che perdita! )
“Vorrei incontrarti”, contenuto nell’album “Aria” (stupendo, magico, incredibile! Ho ancora il vinile!) è una canzone emozionante e pervasa da un’atmosfera quasi magica.
La voce di Alan sembra provenire da lontano e nello stesso tempo sembra sgorgare da dentro.
Io la ricordo come una delle canzoni d’amore più dolci e profonde di quegli anni , ma riascoltarla oggi mi convince della sua ancora intatta magia .
Penso che molti ragazzi di oggi potrebbero ancora emozionarsi ascoltandola.







E dopo la musica la poesia , ma stavolta non starò a raccontare la “rava e la fava “ di ogni poetessa .
Voglio che siano loro , ognuna a modo suo, a parlare dell’amore .
E lo fanno tutte in modo sublime…

SAFFO





  
      A me pare uguale agli dèi
      chi a te vicino così dolce
      suono ascolta mentre tu parli

      e ridi amorosamente. Subito a me
       il cuore si agita nel petto
      solo che appena ti veda, e la voce

      si perde nella lingua inerte.
      Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
      e ho buio negli occhi e il rombo
      del sangue nelle orecchie.

      E tutta in sudore e tremante
      come erba patita scoloro:
      e morte non pare lontana
      a me rapita di mente.


ALDA MERINI

 

Io ero un uccello
dal bianco ventre gentile,
qualcuno mi ha tagliato la gola
per riderci sopra, non so.
Io ero un albatro grande
e volteggiavo sui mari.
Qualcuno ha fermato il mio viaggio,
senza nessuna carità di suono.
Ma anche distesa per terra
io canto ora per te
le mie canzoni d’amore.


ANTONIA POZZI

 

LA RAMPA
Vidi un'altissima luna
per dune di nebbia versarsi
in limpidi laghi
d'aria.
E il tuo sorriso mi cadeva in volto,
dall'alto,
da fresche fontane
dentro urne di pietra
grondanti:
mentre ai ginocchi ci serrava l'alito
giovane
dei sambuchi
e profondavano nell'ombra
lunghe scale
di terra.


EMILY DICKINSON


 


O frenetiche notti!
Se fossi accanto a te,
Queste notti frenetiche sarebbero
La nostra estasi!

Futili i venti
A un cuore in porto:
Ha riposto la bussola,
Ha riposto la carta.

Vogare nell'Eden!
Ah, il mare!
Se potessi ancorarmi
Stanotte in te!

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Ho aperto con un brano musicale della "mia epoca" (oddio, a volte mi sento un pò vecchia, a voi non succede?) e chiudo con un brano di pochi anni fa.
E' una canzone di Giorgia intitolata  "Gocce di Memoria" .
Fa parte della colonna sonora del film di Ozpetek "La Finestra di Fronte" .
Non so dire se mi ha emozionato di più il film o questa canzone , perchè entrambi mi sono piaciuti moltissimo.
Memorabile e commovente l'interpretazione di Massimo Girotti, grandissimo attore del passato , morto poco tempo dopo l'uscita del film.










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