lunedì 2 gennaio 2012

Inquietudini


“C’è una casa senza porta ed io ci vivo dentro
…di notte fa freddo ed i giorni sono difficili da sopportare
C’è una casa senza tetto e la pioggia si insinua dentro…
…tu chiami il mio nome ma suona irreale…
C’è una casa senza campanello ma tanto nessuno suona …”

Poche frasi del testo di “House with no Door “ dei Van Der Graaf Generator  che potete ascoltare nel primo video con il quale inauguro questo blog .
E’ una canzone degli anni settanta, mirabilmente accompagnata dalle immagini di questo video , che si adattano perfettamente al senso della canzone stessa.
Strani quegli anni settanta ; così contraddittori, così colmi di ideali, ma anche pieni di tanta tristezza.
Quella tristezza era dentro di noi, fortunati protagonisti ( o comparse ) di un’epoca irripetibile, ma anche ragazzini confusi con la mania di essere già grandi.
E tanta della musica dell’epoca ci rispecchiava, perché a sua volta era cantata e suonata da ragazzini come noi, che provavano le stesse nostre sensazioni di onnipotenza e di paura .
E allora la nostra vita ci sembrava davvero una “casa senza porta “, un riparo di cartapesta , un’ accozzaglia di emozioni negative e positive davvero difficili da mettere in fila e da decifrare.





Ecco un altro brano dell’epoca “ Paradise “ degli Uriah Heep .

“ Dov’è  l’amore di cui abbiamo parlato
Dov’è il mio cielo soleggiato…
Non verrò oscurato dalle tue bugie
…devo andare a cercare il mio sogno
E vivere in paradiso …”

Tutti noi all’epoca cercavamo il nostro sogno e sognavamo di vivere in paradiso, ognuno nel proprio paradiso , che a volte poteva diventare un inferno.
La musica pop ci accompagnava ogni giorno e cantava , lei sola , le inquietudini che ci abitavano .

Ho iniziato questo mio viaggio; l’ho iniziato con una manciata di emozioni provenienti dal mio passato.
Spero di condividerne ancora tante con voi e di regalarvi ogni volta un piccolo “viaggio immobile” tra i miei pensieri, la mia musica e le mie poesie …

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