sabato 8 febbraio 2014

Il Sonno della Ragione?

Una volta le chiacchiere da osteria rimanevano in osteria.
A volte mio padre mi ci portava.
Ricordo l'odore di fumo e di vino, le interminabili partite a carte,le discussioni senza fine sulla Democrazia Cristiana e il Partito Comunista ed i litigi su questioni di tipo più personale.
A volte gli uomini se ne dicevano di tutti i colori, ma poi tutto veniva dimenticato con un bel bicchiere di vino.
Oppure la discussione continuava ed allora erano guai seri e ci poteva scappare anche una scazzottata.






Quando fu il nostro turno di trovarci nei bar o nelle associazioni neppure noi le mandavamo a dire.
I litigi e le discussioni erano all'ordine del giorno e allora dai a malignare su quello che faceva troppo il dongiovanni ed era un pò "cesso" o su quella che se la tirava troppo e poi si metteva col più cretino di turno.
E poi le interminabili discussioni politiche e filosofiche su Dio e Marx ed i litigi per mettersi d'accordo su dove andare in ferie, le frecciate di noi femministe contro i maschi e certi maschi a dire che le femministe erano "racchie" ecc. ecc.
Insomma, di litigi, punzecchiature, pettegolezzi e cattiverie erano piene le domeniche e le serate.
E poi? Per la maggior parte dei casi si dimenticava, oppure i malumori e le cattiverie rimanevano all'interno del ristretto gruppo nel quale erano nate.
Talvolta erano cose più serie e allora si rompevano amori ed amicizie, ma faceva comunque parte del gioco ed il tempo poi medicava un pò le ferite.





E oggi?
Non voglio generalizzare ovviamente, ma mi sembra che l'avvento di Faceboook e Twitter abbia davvero complicato i rapporti tra le persone, specialmente tra gli adolescenti.
Un litigio diventa un dramma, un pettegolezzo diventa una persecuzione e spesso tutti possono leggere tutto, così qualche stupido commento viene rimbalzato qua e là e diventa un affare di stato.
Sotto ai video su Youtube ci sono spesso dei commenti che starebbero meglio in una discarica che su Internet, alla televisione ci sono continuamente delle trasmissioni che scimmiottano questa tendenza e che intervistano persone che non sono altro che emeriti cretini e che, appunto, non fanno altro che interventi cretini.
I ragazzi spesso fanno commenti stupidi sui loro social, così come ai tempi li facevamo anche noi, ma negli oratori o fuori da scuola.
Il problema è che un commento stupido detto a voce si può dimenticare, se lo scrivi su Internet è eterno.
Anche qualsiasi tipo di opinione stupida o eccessiva o solamente ignorante scritta su Internet e non solo detta a voce diventa eterna.
I social erano nati per esprimere la propria creatività, per far sapere le proprie opinioni, per ritrovare degli amici; invece mi sembra che spesso stiano diventando delle vere e proprie discariche.
Stiamo assistendo alla esaltazione virtuale dell'ignoranza, della cattiveria, dell'esibizionismo.
Tra i ragazzi sembra non esistere più neanche il concetto di privacy; tutto è pubblico, tutto è suscettibile di commento, tutto è diventato un "mi piace" o un "non mi piace".
E allora una stupidata da ragazzi spesso può diventare una vera e propria tragedia, con certi falsi amici che commentano le tue foto con tono velenoso o con qualche cretino di turno che apre un tuo falso profilo per prenderti in giro alla grande.





Già all'età di 7, 8 anni, i bambini vengono riforniti di tablet o telefonini ultima generazione, con i quali saranno "liberi" di connettersi ogni volta che lo vorranno, di navigare a piacere su Internet - anche sui siti porno - di postare tutte le foto che vorranno - anche quelle più provocanti - insomma di vivere una vita sempre connessi alla rete.
Sui miei 27 studenti di prima liceo solo uno non ha l'iphone e solo perchè l'ha rotto e la madre si è rifiutata di comprargliene un altro.
Che dite? Basta usare la tecnologia nel modo giusto?
Avete perfettamente ragione, ma spesso sui blog leggo opinioni razziste scritte da persone mentalmente instabili e le pagine di Facebook vengono spesso usate, oltre che per parlare dei propri disturbi intestinali, anche per coprire di insulti le persone che non ci piacciono o che hanno idee diverse dalle nostre...e tutto questo un pò mi fa paura...



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