sabato 1 febbraio 2014

La grande Bellezza

C'è un ragazzo tedesco, Max Weil, scomparso da casa da più di due anni.
I genitori ritengono che negli ultimi tempi stesse vivendo una forte crisi e sono molto allarmati dalla perdita di ogni contatto con lui.
Tutte le testimonianze raccolte dalla polizia tedesca fanno ritenere che si aggiri senza dimora , mendicando con uno zaino in spalla, forse in bicicletta o in autostop.
Le ultime segnalazioni,dopo un appello ad una trasmissione televisiva tedesca, fanno ritenere che possa avere avuto un passaggio fino a Merano o a Bolzano.
La cosa non ha stupito la famiglia, in quanto il ragazzo è appassionato di Goethe e del suo celeberrimo libro " Viaggio in Italia"


Max Weil

Durante una puntata di "Chi l'ha visto?" i genitori di Max hanno fatto un altro appello, chiedendo aiuto per ritrovare il figlio, che potrebbe essere in Italia.
Nel servizio dedicato a lui il giornalista si è fermato presso alcuni luoghi visitati da Goethe durante il suo viaggio iniziato alla fine del 1786.
Goethe se ne era andato " alla chetichella " e aveva viaggiato in incognito, con un falso passaporto, per non farsi riconoscere e per potersi così godere il viaggio senza seccature.
Mi piace pensare che Max abbia voluto imitare il suo scrittore preferito e che quindi ci sarà un lieto finale.
Me lo immagino in giro per l'Italia con il libro di Goethe, confrontando l'Italia come veniva descritta dal grande scrittore allora e come appare oggi, cambiata, forse prostrata dalla crisi, forse un pò depressa, ma sempre bellissima...



  


" Oggi ho allargato ancora il mio concetto di Venezia, acquistando la pianta della città.
Dopo averla studiata alquanto, montai sul campanile di San Marco, dove si presenta all'occhio uno spettacolo unico al mondo.
Era mezzogiorno e il sole splendeva così tanto che potevo riconoscere esattamente da me le vicinanze e le distanze, senza uso di cannocchiale.
Il flusso del mare copriva la laguna e quando volsi lo sguardo al cosiddetto Lido - una stretta striscia di terra che chiude la laguna - vidi per la prima volta il mare e qualche vela sopra di esso."





" Oggi ho visitato la Ninfa Egeria, poi le Terme di Caracalla, le tombe ditrutte lungo la Via Appia e il sepolcro di Cecilia Metella (...)
Questi uomini lavoravano per l'eternità (...)
Di sera, quando già imbruniva, giungemmo al Colosseo.
Quando si vede una tal cosa, tutto il resto sembra piccolo: è così grande che non si può contenerne l'imagine nell'anima; lo si ricorda solo più piccolo e, se si torna a vederlo, pare nuovamente più grande.
(...) così per esempio il Pantheon, l'Apollo del Belvedere, alcune teste colossali e recentemente la Cappella Sistina, hanno occupato talmente il mio spirito che io non scorgo quasi nulla accanto a essi. "






" Non è da stupirsi che nessun napoletano voglia abbandonare la propria città, che i loro poeti cantino in grandiose iperboli la beatitudine di questo luogo, anche se non ci fossero un paio di Vesuvi in vicinanza. (...)
(...) mi ricordai con commozione di mio padre, il quale aveva ricevuto un'impressione incancellabile ( di Napoli ) (...)
E come si dice di uno al quale sia apparso uno spettro, che non può tornare lieto mai più, così si poteva dire di lui al contrario, che non poteva ridiventare mai interamente infelice, perchè sempre tornava col pensiero a Napoli. "




" Non si può esprimere con nessuna parola la vaporosa chiarezza che ondeggiava intorno alle coste quando giungemmo a Palermo in un bellissimo pomeriggio.
La purezza dei contorni, la morbidezza dell'insieme, la divergenza delle tonalità, l'armonia del cielo, del mare e della terra...chi l'ha veduto se ne ricorda per tutta la vita.
(...) Non ho parole per esprimere come essa ci ha accolti, con alberi di gelso verdeggianti, con siepi di limoni e oleandri sempre verdi...(...) "


- Kennst du das Land wo die Zitronen bluehen? -
( conosci quel paese dove fioriscono i limoni ? )






Tutti i brani sono tratti da " Viaggio in Italia " di J.Wolfgang von Goethe

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