sabato 16 marzo 2013

Avventura di un altro povero Cristiano?





Quando Papa Ratzinger si dimise il paragone che venne in mente a molti di noi fu quello fra lui e  fra Pietro da Morrone, incoronato pontefice nel 1294 con nome di Celestino V e poi clamorosamente dimessosi, perchè convinto dell'impossibilità di conciliare lo spirito del Vangelo con i doveri del trono.
Dante lo mise nell'Antinferno, tra gli ignavi , descrivendolo come colui che "fece per viltade il gran rifiuto".


Sono andata a ricercare "L'Avventura di un povero Cristiano" di Ignazio Silone e me lo sono riletto.
Il libro, ahimè, porta davvero i segni del tempo e si è sfaldato tra le mie mani mentre lo rileggevo.
Mi sono chiesta come mai all'epoca avessi comprato questo libro: ero praticamente quasi atea e assolutamante ribelle contro qualsiasi argomento che riguardasse il Cattolicesimo.

Rileggendo il libro di Silone ho capito perchè tanti come me all'epoca fossero affascinati da questo libro: Celestino V parlava a tutti, non solo ai cristiani e parlava di umiltà, semplicità e vera fede, contrapposte all'arroganza e alla corruzione della Chiesa del Medioevo.

...ma allora Celestino parlava un pò come parla questo nuovo papa!

Facciamo qualche confronto tra le parole di Celestino ( mediate, ovviamante da Silone)  e quelle di papa Francesco:

" La potenza non mi attira, la trovo essenzialmente cattiva . Il comandamento cristiano che riassume tutti gli altri è l'amore.
(...) la radice di tutti i mali, per la Chiesa, è nella tentazione del potere.
(...) perchè continuiamo a chiamarci Cristiani? Cos'è diventata la Croce per i cristiani di oggi? Un oggetto ornamentale . Mi chiedo se veramente crediamo nello stesso Dio. ogni tanto ne dubito.
(...) quando parliamo della realtà di cui bisogna tener conto , voi vi riferite alle istituzioni e al potere , io alle anime ..."

( da "L'Avventura di un povero Cristiano" di ignazio Silone )




" La vanità del potere è un peccato per la Chiesa."
"La Chiesa deve camminare con la gente e prendere il passo del povero"
"Non è pensabile avere un pastore a monte e un gregge a valle"
" Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza la Croce, non siamo discepoli del Signore: siamo mondani , siamo vescovi, preti, cardinali, papi, ma non discepoli del Signore"

( Papa Francesco - da "Il Corriere della Sera" del 15 marzo 2013)


 


Strane coincidenze: un papa ( Benedetto ) che visita spesso  la tomba di Celestino V e alla fine  fa la sua stessa scelta: quella di dimettersi.
Un altro papa  ( Francesco ) che sembra la reincarnazione dello spirito di Celestino e di S.Francesco, un assertore del ritorno alle origini, ad una Chiesa più semplice e vicina ai poveri.
Che dire?
Un grande rispetto per la scelta di Benedetto, una grande speranza nel nuovo Papa: che sia il Papa di tutti, credenti o non credenti, cattolici o di altre religioni, poveri e ricchi...che porti un pò di speranza in questo mondo che ne ha davvero tanto bisogno!


 

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