domenica 23 dicembre 2012

Omaggio alle Streghe


Louise Borgeois è stata una scultrice e artista francese.
Nata a Parigi il giorno di Natale del 1911 è morta nel maggio del 2010.
Anticonformista, libera pensatrice si è sempre occupata in maniera approfondita di temi come la sessualità, la famiglia, la solitudine e la condizione della donna.


Louise Borgeois - Femme Maison

 Incurante dell'età avanzata, nel 2010 contribuisce con una sua opera al progetto intitolato "Steilneset Memorial"
Nello scabro paesaggio dell'isola di Varanger, in Norvegia, sono state create delle istallazioni artistiche in memoria delle 91 persone morte qui sul rogo nel diciassettesimo secolo perchè accusate di stregoneria.
Erano prevalentemente donne condannate per un odioso crimine impossibile da provare.
Interrogatori, torture, confessioni estorte e il fuoco del rogo sono oggi evocati da queste istallazioni, tra le quali spicca quella di Louse Borgeous stessa.



Louise Borgeous - The Damned, The Possessed and The Beloved


Intitolata "The Damned, The Possessed and The Beloved", quest'opera consiste in una sedia calata in una specie di cratere, dalla quale escono lame di fuoco.
La sedia è circondata da specchi ovali che amplificano la danza delle fiamme.
Morta a 99 anni, Louise non ha potuto vedere la sua opera completata.
A mio parere è un'installazione di una forza impressionante.
Ci ricorda cosa è stato fatto alle donne in passato.
Ci fa pensare a quello che viene fatto oggi, quando si parla di "femminicidio".
Parla all'anima di tutte le donne e ci invita a risvegliare quella forza, quell'energia, quell'intuito che sono dentro tutte noi e che forse molte di noi hanno perso per strada in questi anni.




Louise Borgeous nel suo studio




Mio padre provocava in me una continua perdita di autostima. Mia madre rappresentava la fiducia in me stessa. “Non prendertela, sai come sono gli uomini. Dagli ragione, intrattienili; 
gli uomini sono come bambini.” Mi ha convinta. Era la sua forma di femminismo.

 - Louise Borgeous - 





  (Notizie sull'opera prese dall'inserto di Repubblica "Io Donna" del 1 Dicembre 2012)

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