sabato 8 dicembre 2012

In Lode del Cinema Italiano


Sono andata recentemente a teatro, a vedere la versione di Amleto interpretata da Filippo Timi.
E' una rivisitazione piuttosto scioccante, a tratti un pò fuori dalle righe, a volte un pò troppo volgare.
Si ride tanto, ma il mio povero Shakespeare viene fatto elegantemente a pezzi.
Mi è piaciuto? Non so, sicuramente mi ha incuriosito, così come mi incuriosiva, ma non sempre mi piaceva, il teatro d'avanguardia degli anni settanta.
Una cosa sicura comunque c'è: la bravura incredibile di Filippo Timi, vero grande attore, mattatore, pazzoide, geniale.
Sicuramente uno dei migliori attori viventi.
Eccolo in una scena tratta da "Vincere", un film in cui interpreta sia il  ruolo di Mussolini che quello del suo figlio non riconosciuto.

 

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Peccato che fuori dall'Italia quasi nessuno lo conosca e che gli stessi italiani lo conoscano poco!
Abbiamo degli attori formidabili, produciamo dei film bellissimi, ma pochi se ne accorgono, impegnati come sono quasi tutti a considerare i cinema solo dei luoghi dove si vanno a vedere gli ultimi blockbuster, possibilmente zeppi di effetti speciali e da dimenticare dopo poco tempo.
Non ho nulla contro gli effetti speciali e non sono certo una che si tira indietro se c'è qualche blockbuster di qualità da vedere, come l'ultimo 007 o la saga de "Il Signore degli Anelli".
Dico solo che non può essere tutto qui e che ci stiamo perdendo degli autentici capolavori senza neanche accorgercene.
E Filippo Timi non è certo il solo: con lui , in "Vincere" , c'è una straordinaria Giovanna Mezzogiorno, che interpreta la parte della moglie ripudiata di Mussolini.
Rinchiusa nel manicomio di Mombello la donna diventa pazza e questa pazzia è interpretata in modo incredibile dalla Mezzogiorno.

 


Ma scorriamo ancora qualche nome: che dire di Elio Germano, commovente interprete di " La nostra Vita" e di tanti altri film, tra cui uno, appunto con Filippo Timi, "Come Dio comanda"?
Quale forza, quale bravura interpretativa, quale capacità di immedesimazione!
In "Come Dio comanda" Elio fa la parte di un ragazzo problematico, "spostato" diremmo noi e la fa in modo credibilissimo.
Guardando lui in quel film mi è subito venuto in mente Dustin Hoffman in "Rain Man".
Un paragone un pò azzardato?
Forse sì, però quando ci decideremo a considerare i nostri attori per quello che sono, cioè bravissimi?
Per quanto tempo ancora ci considereremo inferiori agli altri paesi in campo cinematografico?





E che dire di quel genio, di quella maschera tragica conosciuto col nome di Toni Servillo?
Toni l'ho sentito recitare le poesie di Edoardo a teatro, l'ho visto in film incredibili, come "Le Conseguenze dell'Amore", "Il Divo", "Una Vita tranquilla" eppure è famoso solo per "Gomorra", un capolavoro si intende, ma dire che è bravo solo per quel film vuol dire limitare la sua bravura o, forse, non riconoscerla affatto. 







 Di film italiani recenti e bellissimi ce ne sono davvero tanti e le scene che ho mostrato sono solo un piccolissimo estratto, così , giusto per farsi un'idea, ma mi piacerebbe che noi italiani fossimo più attenti ai nostri grandi attori e più entusiasti del nostro cinema.
Diciamoci la verità: spesso i premi più prestigiosi sono vinti da film che sono solo una grande accozzaglia di effetti speciali , come Avatar o, più spesso, da film stranieri che sono una solenne rottura di p.... e che riescono a farla franca solo perchè sono ritenuti "intellettualmente" più profondi (...sai che dormite!).






       

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