Alle origini del mio amore per la musica rock e pop non ci sono i Led Zeppelin.
Devo tornare indietro ancora di qualche anno ( oddio ! Un vero e proprio viaggio nella Preistoria! ), quando avevo 12 o 13 anni ed ero una fanatica frequentatrice delle giostre di paese, per la precisione degli autoscontri, per i quali avevo un'insana passione.
Ricordo che si cominciava con la festa di Palazzolo a settembre e poi si proseguiva con quella di Varedo in ottobre. Occasionalmente capitava di andare anche a quella di Desio o Cesano Maderno.
In queste feste le giostre la facevano da padroni e principalmente gli autoscontri e i "dischi volanti".
Qualcuno più temerario passava i pomeriggi sui "calci in culo".
Io ci ho provato solo una volta: una bella vomitata e l'avventura alle "catene" (ma qual'è il nome in italiano di questa giostra terribile?) era già belle che finita.
Il periodo delle feste di paese era quello immediatamente precedente all'inizio delle scuole ed era un modo per ritrovare gli amici , divertirsi e cercare di dimenticare quello che ci aspettava: un altro lunghissimo anno scolastico, un altro lunghissimo inverno.
" In the Summertime", era il simbolo di questa voglia di divertimento e di "prolungamento" dell'estate.
Ricordo le risate fragorose di mio padre quando vide i Mungo Jerry alla televisione; io me la presi a male, ma effettivamente il tizio coi basettoni enormi e quello che suona la bottiglia sembravano far parte di un circo più che di un complesso pop.
Il ricordo di " Venus " degli Shocking Blue è invece legato al mio primo giradischi .
Avevo da poco cominciato a studiare l'inglese alle scuole medie ed ero affascinata dal suono delle parole
" I'm your Venus, I'm your fire , your desire..."
Le parole che non capivo le inventavo o le imparavo a memoria così come le sentivo, senza sapere cosa dicessi.
Così come "Emozioni" di Lucio Battisti il 45 giri degli Shocking Blue si consumò a forza di suonarlo...e penso che mia madre fosse davvero felice quando finalmente il disco non fu più ascoltabile.
E il giradischi? Un giorno si ruppe e nessuno riuscì più a ripararlo...una tragedia!
Per fortuna , di lì a poco, arrivò il "mangiacassette" della Philips e per qualche tempo non feci che registrare canzoni su canzoni di tutti i generi e i tipi.
L'impianto stereo "serio" sarebbe arrivato solo dopo qualche anno, ma avrebbe trionfato in casa per anni e anni a venire...
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