domenica 15 luglio 2012

In the Summertime


Alle origini del mio amore per la musica rock e pop non ci sono i Led Zeppelin.
Devo tornare indietro ancora di qualche anno ( oddio ! Un vero e proprio viaggio nella Preistoria! ), quando avevo 12 o 13 anni ed ero una fanatica frequentatrice delle giostre di paese, per la precisione degli autoscontri, per i quali avevo un'insana passione.
Ricordo che si cominciava con la festa di Palazzolo a settembre e poi si proseguiva con quella di Varedo in ottobre. Occasionalmente capitava di andare anche a quella di Desio o Cesano Maderno.
In queste feste le giostre la facevano da padroni e principalmente gli autoscontri e i "dischi volanti".
Qualcuno più temerario passava i pomeriggi sui "calci in culo".
Io ci ho provato solo una volta: una bella vomitata e l'avventura alle "catene" (ma qual'è il nome in italiano di questa giostra terribile?) era già belle che finita.
I primissimi brani in inglese, ancor prima di "Per Voi Giovani" li ho ascoltati sulla pista degli autoscontri : si chiamavano "In the Summertime" dei Mungo Jerry o "Yellow River"dei Christie.





Il periodo delle feste di paese era quello immediatamente precedente all'inizio delle scuole ed era un modo per ritrovare gli amici , divertirsi e cercare di dimenticare quello che ci aspettava: un altro lunghissimo anno scolastico, un altro lunghissimo inverno.
" In the Summertime",  era il simbolo di questa voglia di divertimento e di "prolungamento" dell'estate.
Ricordo le risate fragorose di mio padre quando vide i Mungo Jerry alla televisione; io me la presi a male, ma effettivamente il tizio coi basettoni enormi e quello che suona la bottiglia sembravano far parte di un circo più che di un complesso pop.









Il ricordo di " Venus " degli Shocking  Blue è invece legato al mio primo giradischi . 
Avevo da poco cominciato a studiare l'inglese alle scuole medie ed ero affascinata dal suono delle parole
 " I'm your Venus, I'm your fire , your desire..."
Le parole che non capivo le inventavo o le imparavo a memoria così come le sentivo, senza sapere cosa dicessi.
Così come "Emozioni" di Lucio Battisti  il 45 giri degli Shocking Blue si consumò a forza di suonarlo...e penso che mia madre fosse davvero felice quando finalmente il disco non fu più ascoltabile.
E il giradischi? Un giorno si ruppe e nessuno riuscì più a ripararlo...una tragedia!
Per fortuna , di lì a poco, arrivò il "mangiacassette" della Philips e per qualche tempo non feci che registrare canzoni su canzoni di tutti i generi e i tipi.
L'impianto stereo "serio" sarebbe arrivato solo dopo qualche anno, ma avrebbe trionfato in casa per anni e anni a venire...




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