sabato 10 marzo 2012

Changesbowie




“Oggi riempi il tuo cuore d’amore
Non giocare il gioco del tempo
Le cose accadute nel passato
Sono successe solo nella tua mente
Solo nella tua mente-dimentica la tua mente
E sarai libero
Sul muro si scrive
Liberamente
E puoi sapere tutto questo
Se lo vuoi
Ricorda soltanto
Chi ama non perde mai
Perché è libero da pensieri malvagi
La gentilezza schiarisce l’anima
L’amore schiarisce la mente
E fa liberi…” (from “Fill your heart”-by David Bowie)

Quando penso a David Bowie  lo associo all’animale più mutevole che esista in natura: il camaleonte.
Proprio come un camaleonte questo incredibile artista ha attraversato decenni interi nella storia della musica impersonando ruoli sempre diversi, dall’incredibile Ziggy degli anni settanta al “Duca Bianco” degli anni ottanta e novanta, sempre pronto a cambiare travestimento e tipo di musica: sempre disposto a sperimentare, a sorprendere, a osare, a rischiare in prima persona.
Nei primi anni settanta esce il suo album: “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” ed è una specie di shock.
L’album , che probabilmente ha il titolo più lungo nella storia del pop, propone una musica d’avanguardia che difficilmente si può equiparare ai generi che allora andavano per la maggiore, ma la sorpresa più grande è lui: non solo compone delle canzone che parlano di strane creature extraterrestri e sono disseminate di infiniti simboli e allusioni, ma David  “diventa” Ziggy, cioè il personaggio immaginario che dà il titolo all’album.
Oggi vedere in televisione dei transessuali o semplicemente degli uomini vestiti in modo bizzarro è quasi diventato normale, ma pensate allo scandalo più di trenta anni fa!
Ecco come la rivista “Panorama” descrive un suo concerto di allora:

“L’esibizione comincia nell’oscurità totale, con la musica di “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick suonata a tutto volume.Poi si accendono due riflettori violentemente colorati e il palcoscenico è invaso da una nuvola di fumo: quando la foschia si dirada,compare quasi dal nulla un personaggio smilzo, fasciato di lustrini,il volto pallidissimo,gli occhi pesantemente truccati,una zazzera di incredibili capelli arancioni.
David Bowie sta lanciando in tutto il mondo la moda del cantante travestito.
“In realtà non sono quello che sembro.Sono un attore , non un omosessuale.Recito una parte,uso frammenti di me stesso.”


David è sempre rimasto fedele a se stesso: insensibile alle mode e alle tendenze, ha sempre espresso ciò che sentiva dentro, mai quello che era “di moda”.
Era una specie di alieno, come quello che interpretò in un celebre film ( “The Man who fell to Earth”, di cui vedete il trailer all'inizio di questo articolo).
Se oggi possiamo parlare in modo abbastanza tranquillo di diversità , sia a livello sessuale che puramente individuale, un po’ lo dobbiamo anche a lui, che non si è mai tirato indietro in questo campo.
A metà anni ottanta raccontò la storia di un amore omosessuale nel film “Furyo”, dove un ufficiale giapponese si innamora perdutamente di lui.
In questi anni non esita anche a partecipare al film “ I ragazzi dello zoo di Berlino”, tragica storia di un’eroinomane appassionata della musica di David.
La canzone di Bowie “Heroes” diventa il triste simbolo del dramma dell’eroina degli anni ottanta.
Nel frattempo si è di nuovo trasformato: da pallido alieno bisessuale degli anni settanta al “Duca Bianco”, chiamato così perché predilige i completi bianchi e sfoggia una biondissima capigliatura.



Si esibisce sui palchi di tutto il mondo ed ha successo ovunque : la sua musica ora è più “trendy”, ma non rinuncia per questo alla sua completa indipendenza.
Sono indimenticabili i duetti con Mick Jagger, con Freddie Mercury (nella fantastica “Under Pressure”) e con Tina Turner, che aiuta in modo generoso ad uscire dalla storia terribile di botte e sfruttamento da parte del marito Ike.
A partire dagli anni novanta David , poco per volta, si ritira dalla scena: qua e là una sua apparizione, a volte , a sorpresa, una nuova canzone ( bellissima "Thursday Child") : sembra stia chiudendo il sipario delicatamente…per sempre? Chi lo sa, magari un giorno di questi potrebbe riapparire con un nuovo travestimento….

“Il folletto Jean vive sulla schiena
il folletto Jean ama le cappe dei camini
è oltraggioso, grida e schiamazza
folletto Jean lasciati andare …
…lui dice di essere un estetista e ti vende nutrimento
e prende tutti i tuoi capelli morti per farne biancheria…
..ama per essere amato , ama per essere amato…”
( from “The Jean Genie”- by David Bowie)

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