domenica 18 marzo 2012

Ballroom Blitz

 Andare in discoteca negli anni settanta e primi anni ottanta  era molto diverso da oggi: non voglio dire che fosse meglio o peggio , ma era sicuramente diverso.
Ci si vestiva come capitava , oppure seguendo le mode più bizzarre, si entrava verso le nove e mezza e verso la una si usciva, in tempo ancora per mangiarsi una pizza insieme da qualche parte .
Le ragazze di solito non pagavano ed i ragazzi aspettavano con impazienza i lenti, per cercare di rimorchiare .
Come oggi le discoteche erano considerate luoghi di perdizione.
Per quel che mi ricordo di droga ne girava poca, ma c'erano spesso delle risse e tutti fumavano e bevevano.

Tanti anni fa scrissi un piccolo racconto che iniziava proprio in una discoteca .
Ve ne propongo un pezzetto, ovviamente insieme a qualche pezzo famoso dell'epoca, per darvi un'idea dell'atmosfera che si poteva respirare allora .
Prendetelo per quello che è : un piccolo ricordo, un piccolo istante nella vita di tanti ragazzi di allora...è solo questo e niente altro...buona settimana !



 
" Sulla pista tirata a lucido ci sono ancora poche persone ed io mi godo le luci e la musica di Barry White muovendo lentamente gambe e braccia e facendomi stordire dal continuo alternarsi di luci , dai riflessi degli specchi e  dalla musica calda. 

Verso le 10 la pista comincia ad affollarsi ed il dj inizia a farci ballare con i pezzi forti della serata: Gloria Gaynor, Slades,Gary Glitter, gli Sweet e la favolosa Donna Summers. 
Quando vedo la pista riempirsi sento sempre un nodo alla gola: ballare insieme, guardare e farsi guardare è un gioco incredibilmente bello.
 La musica me la sento sulla pelle, nella testa, nel cuore, mi attraversa tutto il corpo…
 Siamo tutti uniti in un rituale di gruppo che ci esalta e che ci fa sentire parte di una comunità , una comunità che si nutre avidamente di musica e di ballo. 





Davanti a me c’è la mia amica Fausta, una ragazza un po’ robusta con un incredibile vestito a fiori , che si agita seguendo il ritmo degli Earth , Wind & Fire. La musica la trasforma e lei ,solitamente  un po’ goffa,  sembra prendere il volo.




 Le luci sono sempre più insistenti e la pista ora è piena di gente vestita nei modi più incredibili e fantasiosi .    Ognuno balla a modo suo , da solo , in coppia, in gruppo. 
C’è un fricchettone con la giacca di cuoio sfrangiato ed i capelli lunghissimi vicino ad una ragazza con la gonna sotto al ginocchio e la maglia a girocollo, una ragazza bruttina e un pò brufolosa  che balla vicino ad uno stupendo ragazzo biondo con la camicia bianca ed i pantaloni di velluto marrone,una ragazza truccatissima e scollatissima con minigonna vertiginosa a ricami di pajette vicino ad un imbranato occhialuto con la maglietta della pace…
Siamo tutti uguali, siamo tutti diversi : quello che ci accomuna è la passione sfrenata per la musica , quell’istinto primordiale che ci fa tornare come i pellerossa intorno al fuoco…"

 

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