Cara amica,
chi ti scrive è una signora ormai
di mezza età con un passato da ribelle e da femminista.
Forse non dovrei parlare di passato,
perchè, nonostante l'età, femminista lo sono ancora, anche se a
modo mio.
Ho passato anni della mia vita da
ragazza a costruirmi come donna, a partecipare alle proteste e a scendere in piazza per quello in cui credevo.
E risultati ne abbiamo ottenuti; se
l'Italia non è più uno stato medievale, se abbiamo ad esempio
un'ottima legge sul diritto di famiglia ed una contro la violenza
sulle donne, lo si deve anche a tutte le femministe che hanno
riempito le piazze negli anni settanta e ottanta.
Io non so se oggi gli episodi di
violenza verso la donna sono effettivamente aumentati o se invece se
ne parla di più.
La mia percezione è che siano
davvero aumentati.
La mia percezione è che il rispetto
verso le donne sia diminuito e che le ragazze e le giovani donne di
oggi stiano diventando più fragili.
Ascolto certi ragionamenti da parte
di alcune mie studentesse e mi vengono un po' i brividi, leggo i
testi di alcune canzoni, come “Love the way you lie” di Rhianna e
qualche pensiero me lo faccio.
Quando nella canzone lei dice “Te
ne starai lì a guardarmi bruciare : beh, va bene perché mi piace il
modo in cui fa male “ qualche
dubbio mi viene.
Qualcuno, non so chi e non so
perchè, sta cercando di convincere le nostre ragazze che, va beh,
dopo tutto un uomo può fare degli errori e magari alzare un po' le
mani.
E' una specie di messaggio
subliminale, che passa in modo sottile e che attraversa la nostra
vita quotidiana senza neppure che noi ce ne accorgiamo; passa
attraverso la rete e le canzoni, passa attraverso le famiglie in
sofferenza per la crisi economica e le separazioni, passa attraverso
le storie di ragazzi e ragazze lasciati soli durante la loro crescita
ed in cerca di nuovi modelli e stili di vita che possano compensarli
per la disattenzione dei loro genitori.
Ed allora senti che la tua
studentessa così carina e a modo non può venire alla pizzata della
classe perchè il suo ragazzo non vuole, oppure un'altra non ha il
coraggio di lasciare il suo di ragazzo, geloso in modo preoccupante,
perchè la solitudine le fa più paura di un rapporto malato.
Cara amica, io dico che dobbiamo
finalmente svegliarci e forse ridiventare tutti un po' femministi,
non solo le donne ma tutti gli esseri umani.
Dobbiamo reintrodurre con forza il
concetto di rispetto in tutti i tipi di rapporti umani, tra uomo e
donna, tra genitori e figli, tra amici e vicini.
E poi dobbiamo un po' reintrodurre
badilate e badilate di libertà e di fiducia in se stessi in tutta la
società.
Le mie ragazze a scuola sono
splendide, sono belle, intelligenti, divertenti, creative, MA C'E'
BISOGNO DI QUALCUNO CHE GLIELO DICA!
C'è bisogno che queste ragazze
prendano la loro vita in mano ed imparino a farsi rispettare e ad
amare se stesse.
Ecco perchè è necessario
reintrodurre il femminismo in questa società.
Non per fregare i maschi, ma per
viverci insieme in modo rispettoso e costruttivo, per essere in grado
di vivere anche da sole se necessario, per non avere paura del
giudizio di chicchessia.
E' una vendetta meschina e
disprezzabile quella di certe donne che, dopo una separazione,
costringono i mariti a non vedere i figli o a dormire in macchina per
pagare gli alimenti.
Questo non è femminismo.
Femminismo significa partire sempre
e comunque dal rispetto e dalla ricerca dell'uguaglianza, dei pari
diritti e della pari libertà.
E questo significa anche non
accettare mai, in nessuna forma , il sopruso e la violenza verbale e
fisica.
Se lui ti schiaffeggia una volta lo
farà ancora; se ti insulta davanti a tuo figlio, lo farà ancora.
Cara amica, noi donne siamo belle,
fiere, capaci, grandi lavoratrici, grandi pensatrici.
Siamo capaci di sopportare le
avversità ed il dolore meglio di chiunque altro, siamo il centro di
ogni famiglia, siamo furbe ed innovatrici, siamo capaci di fare mille
cose e poi di abbracciare e coccolare i nostri figli.
Siamo delle compagne coraggiose, che
appoggiano i propri mariti o compagni come forse loro non sarebbero
in grado di fare, siamo libere ed indipendenti dentro e fuori,
sappiamo cavarcela in ogni situazione,siamo il motore che muove il
mondo, ogni giorno, in ogni luogo del mondo.
Siamo noi che mettiamo al mondo i
figli e li cresciamo, che accorriamo appena qualcuno è malato o in
fin di vita.
Siamo scienziate, astronaute e
manager, artiste, giornaliste, capi di stato o semplicemente
lavoratrici insostituibili in tutti i campi.
Siamo noi che sappiamo curare le
persone care e stare vicino a chi nasce e chi muore.
Siamo noi che non molliamo i figli
qualsiasi cosa succeda e qualsiasi malattia o problema abbiano.
Cara amica, noi siamo tutto questo e
se ne saremo orgogliose, se ne saremo consapevoli, se non ci faremo
mettere i piedi in testa, non avremo mai paura di nessuno.
E un mondo di donne coraggiose e
sicure di sé è un bel mondo nel quale vivere, anche per gli uomini.
- Luciana Figini -
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