Questo che segue è un raccontino-mini, che ho scritto a metà degli anni novanta, quando le ragazzine impazzivano per i Take That.
Mi diverto sempre molto ad osservare i comportamenti delle fan-ragazzine.
Prima di tutto perchè , ai tempi, lo sono stata anch'io ( potevo svenire solo al pensiero di ascoltare "Emozioni" di Lucio Battisti o "Tanta Voglia di Lei " dei Pooh ) e poi perchè, come si dice? Passa il tempo ma le cose rimangono sempre uguali.
C'erano ragazzine che si strappavano i capelli durante i concerti dei Beatles ed in seguito per Jim Morrison, così come molti anni dopo ci furono ragazze che svenivano per i Duran Duran, per i Take That, per Ligabue.
Oggi impazziscono per gli One Direction ed allora ecco subito i soliti adulti "seri" che le prendono in giro e le considerano delle ochette.
Ma lasciamole stare queste ragazzine: cosa c'è di più bello al mondo che avere quattordici anni ed impazzire per un idolo musicale?
...c'è tempo per diventare seri...anche troppo...
TAKE THAT FOREVER!
Ultimo
giorno di scuola: i ragazzi mi hanno chiesto di vedere insieme delle
videocassette musicali ed io acconsento molto volentieri; la mia
anima di teenager è sempre pronta ad ascoltare le novità musicali
proposte dai ragazzi.
Ecco
qualche bel video fatto in casa sui gruppi di ultima generazione:
qualcuno è un po' più intellettuale e mostra Depeche Mode, Blur,
Pearl Jam o Nirvana: pezzi di musica, interviste di MTV, spezzoni di
concerti, riprese fatte nei camerini, commenti dei fan, insomma un
gran bel vedere.
Poi
arriva un video, sempre “home-made” sulle Spice Girls e allora i
fan dei Nirvana si ritirano in un angolo, disgustati dai balletti e
dalle melodie delle quattro ragazze britanniche scatenatissime – io
le trovo carine ma loro non sono d'accordo.
Ad
un certo punto arriva una ragazzina da un'altra classe; bussa, entra,
è trafelatissima ed eccitatissima.
Rivolgendosi
al gruppetto di ragazze vicino a me urla, a me e a loro: “ Ce l'ho,
ce l'ho, prof la prego , la imploro, ce lo faccia vedere!”
Le
ragazzine sono già in preda all'isteria ed io non ho ancora capito
cosa vuole da me questa ragazzina riccioluta ed occhialuta che
stringe in mano una videocassetta e sembra stia per mettersi a
piangere.
“Scusa”-
le dico- “ ma non ho capito bene quello che vuoi; cos'è che devo
lasciarvi vedere?”
Tra
le lacrime e i gridolini isterici riesco finalmente a capire che
vogliono vedere una videocassetta sui Take That.
I
rockettari della classe sono sempre più scocciati e, sapendo quello
che li aspetta, mi chiedono il permesso di andare a vedere la partita
di pallavolo in palestra.
Ma
cosa “ li aspetta”? ( e “mi” aspetta!)
Lo
capisco appena parte il video di interviste, concerti e gossip sui
Take That.
Le
ragazze sono tutte lì, davanti al televisore, a piangere come
fontane e gridare isteriche appena inizia un pezzo della mitica boy
band.
Mandano
baci verso Robbie, piangono d'amore per Jason, litigano su chi sia
più bello tra Mark e Howard, si abbracciano appena Gary comincia a
cantare.
Intanto
arrivano altre ragazze da altre classi e , anche loro piangendo, mi
chiedono il permesso di stare lì a vedere il video.
In
pochi minuti la mia classe è sovraffollata di ragazzine isteriche,
alcune sembrano sull'orlo di una crisi di nervi, altre piangono come
fontane, TUTTE sanno TUTTE le canzoni dei Take That a memoria e le
cantano a squarciagola.
Sono
esterrefatta e non so come comportarmi: come si può contenere una
tale ondata di pazzia?
Arriva
la preside e bussa alla porta della classe.
Le
ragazze neppure se ne accorgono.
Esco
subito cercando un qualche argomento da presentare alla dirigente per
scusarmi e scusare le ragazze.
Le
spiego la situazione e lei, inaspettatamente si mette a ridere.
“ Va
bene prof, non si preoccupi; pensavo che fosse successo qualcosa, li
lasci fare, l'importante è che nessuno si faccia male.Sa, negli anni
ottanta, quando andavano di moda i Duran Duran, una volta mi è
toccato chiamare un'ambulanza, perchè a una ragazza avevano regalato
un biglietto per il loro concerto e lei era praticamente collassata
dalla gioia.
D'altronde,
se andiamo a guardare i video dei concerti dei Beatles cosa possiamo
vedere?
Ragazze
che urlano e piangono, isterismo di massa, gente che cerca di toccare
John o Paul, poliziotti costretti a fermare i fan impazziti.
Non
cambia mai niente, professoressa; i ragazzi sono sempre gli stessi,
cambiano solo gli idoli”
Rientro
in classe rinfrancata e più tranquilla; sono contenta di avere una
preside beat e comprensiva!
Intanto
i Take That hanno attaccato “ Back for Good “ e le lacrime ormai
hanno raggiunto le dimensioni di una cascata.
Qualcuna
mi mette in mano il testo della canzone ( Mio Dio! Sono
organizzatissime queste fans; hanno fotocopiato i testi per tutti,
pardon, tutte! ) e mi prega di cantare insieme a loro.
Esito
un po' ma poi ci sto e in men che non si dica si crea un coro, più o
meno intonato, che segue le parole di Gary Barlow in un tripudio di
lacrime e di abbracci.
Il
gruppo dei rockettari si affaccia alla porta con un' espressione di
disgusto e sorpresa e se la dà subito a gambe.
Intanto
sono arrivate anche un paio di bidelle; si siedono anche loro a
guardare il video e Paola, la più giovane e simpatica, si mette a
piangere anche lei...
- Luciana Figini -
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