domenica 20 ottobre 2013

PFM ed altri Incantamenti

Ogni tanto mi metto a cercare su You Tube qualche canzone dei tempi che furono e a volte mi imbatto in cose davvero curiose.
Un giorno ho deciso di ascoltarmi un pò di progressive rock italiano degli anni 70: Orme, PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Trip, Perigeo ed altri meno conosciuti come Il Rovescio della Medaglia..
La sorpresa sono stati i commenti ai video ( che poi non sono veri e propri video, perchè allora i video non esistevano - ne sentivamo la mancanza? Direi di no -); un sacco di commenti entusiasti di persone che vivono in altri paesi!
Il fantastico progressive rock italiano, forse un pò dimenticato da noi, continua a vivere un'altra vita in rete e ad essere apprezzato da estimatori in tutto il mondo.







Ricordo ancora il giorno in cui tornai a casa con il 45 giri di "La Carrozza di Hans" della PFM: era un brano che mi dava la pelle d'oca, anche se non sapevo assolutamante spiegarne il motivo: il testo apparentemente non aveva alcun senso, ma mi ricordava certe favole lette nella mia infanzia, come "Le Tre Melarance", e mi faceva sognare.

Il retro del disco fu un'altra scoperta emozionante: "Impressioni di Settembre", pura poesia fatta voce e musica.
Ancora oggi la magia di questi brani musicali mi commuove e mi fa pensare; soprattutto mi fa pensare a come fosse possibile che Le Orme o il Banco sapessero descrivere in modo così preciso le nostre emozioni.
Allora avevo proprio la sensazione che certe canzoni mi accompagnassero lungo il cammino della vita e ne segnassero le tappe; amori, pensieri, ideali, dolori, cambiamenti, depressioni, desideri...







Anche con il passare degli anni mi sono sempre stati vicini: i dischi delle Orme e dei New Trolls li ho consumati, le musicassette del Banco, degli Area e della PFM praticamente distrutte.
Ci sono dei pezzi che non hanno età e che sembra ti "parlino" in tanti momenti della vita.
Penso che il fenomeno del progressive rock italiano sia stato davvero strabiliante, anche se allora raramente lo ammettevamo, impegnati com'eravamo a seguire i gruppi rock inglesi e americani e ad ascoltare la musica "impegnata" dei cantautori e degli Intillimani.
Questi gruppi non hanno avuto sempre l'apprezzamento che meritavano ma si sa, quando si tratta di arte italiana, che sia musica, pittura, letteratura o cinema, pensiamo sempre di essere inferiori agli altri.
Invece la voce di Aldo Tagliapietra o la bravura di Mauro Pagani davvero non hanno nulla da invidiare ai grandi artisti pop e rock internazionali degli anni 70 !









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