lunedì 6 ottobre 2014

Ancestrale

Ho scoperto una poetessa che non conoscevo; si chiama Goliarda Sapienza, un nome che sembra un ossimoro.
La sua raccolta di poesie " Ancestrale " risale agli anni cinquanta, eppure Goliarda non ne volle mai sapere di pubblicarla.
Angelo Pellegrino, che ha curato la prefazione a questa raccolta, scrive che Il suo pudore non poteva superare certi scogli.
Come Emily Dickinson anche Goliarda non aveva il coraggio di far leggere le proprie poesie agli altri...succede a molti poeti...
Goliarda è morta nel 1996 e solo oggi i suoi versi vengono pubblicati.
Avrei molte cose da dire su di lei, ma stasera non ne ho la forza e così mi limito a farvi conoscere un paio di sue poesie.
Non dubitate, ne riparlerò molto presto.
Stasera ho solo voglia di farmi trascinare un pò dalle sue parole e dalle sue immagini, crude, quasi crudeli direi, umane, troppo umane, legate a filo doppio ad una visione sanguigna della vita, una visione per niente ottimista ma neppure negativa, semplicemente disincantata.
Prendetemi per folle, ma i suoi versi hanno il profumo della notte e di certi scenari ancestrali e misteriosi che solo l'immaginazione, i sogni, i miti  e la follia possono regalare...
Un piccolo regalo poetico accompagnato dalla voce fantastica di Sarah Brightman e dei Gregorians, per un attimo di distacco dalla nostra solita vita quotidiana troppo concitata...
Buon viaggio...




Non potrai più uscire
L'ora è passata. La notte
ha chiuso i cancelli.
C'era il sole hai esitato.
Ora nel buio devi restare

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Assediati giochiamo ai dadi
assediati posiamo le armi
e aspettiamo 
L'assedio finirà
giochiamo Aiace
l'assedio finirà.

                                     
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La luna tralcio a tralcio rotolava
sulla vigna tremante di paura
Partoriva conigli topi scorpioni
E noi stretti nascosti dietro il muro
la sentimmo guaire come un cane

                                      
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Quante volte rinchiuso
l'uscio alle mie spalle
rigirata la chiave una due volte
ho aspettato, la fronte
sul legno della tua assenza

- Poesie di Goliarda Sapienza - 









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