lunedì 28 luglio 2014

Niente di nuovo


Un'amara riflessione di Cecilia Strada: non parla di Gaza e dell'Ucraina ( questi fatti non erano ancora accaduti ), ma si può sicuramente applicare a tutte le guerre che l'uomo, nella sua immensa ignoranza, continua a combattere nel mondo...noi occidentali poi siamo dei campioni ad esportarla dappertutto...





" Nel 2001, alla vigilia dell'invasione dell'Afghanistan, l'avevamo detto: la guerra non porta la pace .
I diritti non si costruiscono con le bombe.
La "guerra al terrorismo" aumenterà il terrorismo, perchè è questo che fa la violenza: alimenta altra violenza.
Oggi siamo alla vigilia del ritiro delle truppe e, in Afghanistan, i nostri Centri Chirurgici per vittime di guerra sono sempre pieni.
Un terzo sono sempre bambini.
Non sappiamo cosa succederà quando i soldati stranieri si saranno ritirati.
Dov'è tutta quella pace, dove sono tutti quei diritti in nome dei quali si sono giustificati tredici anni di guerra?
Nel Pronto Soccorso dei nostri ospedali, nei registri delle ammissioni, nelle sale operatorie sempre piene non vediamo pace, non vediamo diritti.

Nel 2003, alla vigilia dell'invasione dell'Iraq, l'avevamo detto: la guerra non porta la pace.
I diritti non si costruiscono con le bombe, la violenza alimenterà altra violenza: funziona così.
Oggi, undici anni dopo l'invasione, che cosa vediamo in Iraq?
Ancora morti, feriti, ancora attentati, sparatorie.
Ancora sfollati, a centinaia di migliaia.
Dov'è tutta quella pace, quella democrazia che l'invasione e la guerra dovevano portare?
Sulle facce dei profughi non vediamo democrazia, non vediamo pace.
Solo dolore e paura.(...)

(...) Guardiamoci intorno: dall'Afghanistan alla Libia, dall'Iraq alla Somalia, esiste una guerra che abbia prodotto pace e giustizia?

( da un editoriale di Cecilia Strada sulla rivista di Emergency del Giugno 2014 )





Altri miei post su argomenti simili: Make Love not War del 29 Maggio 2012 e Contro la Guerra a Modo mio del 7 Settembre 2013.



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