giovedì 16 maggio 2013

Il Diritto di essere se stessi


Piccola conversazione con i miei ragazzi di prima liceo:

- Ragazzi, qualcuno sa qualcosa di Elena? - ( è una ragazza che si è ritirata da scuola diversi mesi fa per problemi di famiglia e personali)
Mi risponde Giulia: - E' da diverso tempo che non la sento ma so che esce raramente di casa , soffre di attacchi di panico -
Ci penso un attimo, non è la prima volta che i ragazzi mi raccontano queste cose; decido che ne dobbiamo parlare insieme e che i comparativi di maggioranza in inglese  possono andare a farsi friggere.
- Mi dispiace davvero tanto, salutamela se la senti, ma...( ho un attimo di esitazione) mi spiegate come mai tanti ragazzi della vostra età soffrono di cose simili? Chi soffre di insonnia, chi di attacchi di panico, chi di depressione...so che molte famiglie hanno problemi enonomici oppure i genitori sono separati...sono queste le ragioni o ce ne sono altre?-
Giulia, che è la più estroversa, interviene di nuovo:
- Sa Prof, questi problemi ci sono sicuramente, ma ce ne sono anche altri...insomma spesso uno cade in depressione perchè viene rifiutato dal gruppo...-
- E perchè mai viene rifiutato? -
Silenzio per qualche momento, poi interviene Roberta, una ragazzina sveglia e intelligente:
- E' così purtroppo, basta che tu ti vesta in modo diverso, oppure ascolti musica diversa, oppure non ci stai a fare quello che gli altri vogliono fare...( e qui segue una breve pausa; dagli sguardi mi sembra di capire il sottinteso...) e sei fuori, escluso dal gruppo -
Sono un pò basita e dentro di me qualcosa "grida vendetta".
- Ragazzi -intervengo- ma ognuno di voi ha il sacrosanto diritto di essere ciò che vuole! L'unica regola è non far del male agli altri. E poi, se non vi accettano per quello che siete chi se ne frega del gruppo, lo lasciate e ne trovate un altro!-
Chiara mi guarda con quegli occhioni da ragazzina che deve avere già sperimentato questa situazione:
- Sì, peccato che poi anche l'altro gruppo non ti accetta e poi neanche l'altro e così via...e poi Prof non tutti sono così forti di carattere da riuscire a stare da soli...non è mica facile! -
Li guardo e mi ricordo degli episodi di bullismo alle scuole medie di cui mi hanno raccontato una volta.
Mi ero scordata di quanto può essere difficile la vita a 14 anni.
Uno dopo l'altro intervengono ed ognuno porta un parere, un'esperienza; anche i più timidi parlano.
Ad un certo punto si guardano l'un l'altro; io non dico più niente ma forse hanno capito che il gruppo che può accogliere le loro incertezze ed i loro problemi è proprio qui, in questa classe di piccoli uomini e piccole donne che stanno crescendo insieme...
Sorrido e li vedo sorridere: ok , adesso possiamo riprendere i maledetti comparativi di maggioranza...







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